L a rete internazionale di hacker Anonymous è un corpo mastodontico – e connesso – senza una testa centrale. Finora si è distinto per attacchi informatici contro siti di istituzioni di mezzo mondo: decollata in difesa di Assange la sua battaglia si è allargata alla condanna di dittatori, tentativi di censura e “rappresaglie” (l’ultima contro il sito del deputato Pdl Maurizio Paniz, “responsa bile” di aver fatto chiudere il sito Vajont.info).
Ma ora la preoccupazione dei servizi segreti americani – secondo il Wall Street Journal (e come segnala anche giornalettismo) – è che gli hacker possano puntare a obiettivi off line e non solo virtuali.
Secondo gli 007 Usa, infatti, Anonymous potrebbe essere in grado in uno-due anni di provocare un black-out della rete elettrica statunitense, lasciando al buio il Paese. Secondo il Wsj, la rete elettrica americana “dovrebbe essere in grado di assorbire l’attacco del gruppo. L’a n nu n c i o , però, mostra l’intento della rete di provocare attacchi ben più distruttivi”. Un attacco del genre sarebbe inoltre un evidente autogol del movimento hacker che attualmente gode di ampie simpatie in rete.
Il Fatto Quotidiano

Nessun commento:
Posta un commento